I disturbi del comportamento alimentare...

17.05.2021

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono caratterizzati da un'alterazione delle abitudini alimentari e da un'eccessiva preoccupazione per il peso e la forma corporea. I principali disturbi alimentari sono l'anoressia nervosa, la bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata (o binge eating).

Principali manifestazioni:

  • preoccupazione eccessiva per il cibo, per la quantità e la qualità di cibo introdotto.
  • messa in atto di comportamenti compensatori successivi all'introduzione di cibo: induzione del vomito, utilizzo di lassativi, fare sport in maniera eccessiva, digiuni prolungati.
  • visione distorta del proprio peso e forma corporea.

Emozioni connesse:

  • senso di colpa a seguito dell'assunzione di cibo.
  • ansia che si può manifestare quando la persona sa che dovrà andare ad un pranzo/cena in compagnia. Non vorrebbe mangiare, ma deve (anoressia o bulimia). Deve controllarsi per non mangiare troppo (binge eating).
  • senso di appagamento nelle fasi iniziali del disturbo poiché molti fanno notare alla persona che è dimagrito ed ha una buona forma fisica. (Per quanto riguarda anoressia o bulimia)
  • tristezza nelle fasi successive quando la persona si sente dire la maggior parte delle volte che è dimagrito/ingrassato eccessivamente e chiedono cosa ci sia che non vada. Queste situazioni aumentano le sensazioni negative della persona su di sè, facendolo sentire come un "oggetto" da curare.

Quali sono le cause:

  • fattori genetici (familiari con disturbo aumentano la probabilità di avere lo stesso disturbo)
  • fattori psicologici scatenanti (abusi, aggressioni, lutti, ma anche un fallimento scolastico, prese in giro per il proprio aspetto, non sentirsi ascoltati in famiglia...)
  • scarsa autostima di sé
  • senso di perfezionismo
  • difficoltá interpersonali

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Nei disturbi alimentari quindi è centrale il cibo vissuto in maniera ambivalente. Come un amico in grado di consolare o un nemico da combattere che causa sofferenza. Il ruolo che viene affidato al cibo è quello di regolare le proprie emozioni e difficoltà psicologiche. Buttare giú il cibo per soffocare un problema o buttar fuori il cibo (vomito, o uso di lassativi) per provare a manifestare la propria difficoltà non utilizzando le parole.

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